E’ necessario collocare la scorta di pellet in un’area idonea atta a proteggere dall’umidità il contenuto dei sacchi , che altrimenti diventerà segatura. Vanno posati su bancali e se addossati a pareti, protetti da un pannello isolante, di polistirolo o di compensato e infine, per maggior sicurezza, coperti con teli.
Al momento della scelta leggere attentamente le indicazioni riportate sulla scheda tecnica stampata sul sacco: un pellet di qualità deve avere:
- un basso RESIDUO DI CENERE
- un alto POTERE CALORIFICO
- un basso CONTENUTO DI UMIDITA’
- un buon PESO SPECIFICO
Non necessariamente il pellet provoca lo spegnimento o il malfunzionamento della stufa. Per quanto sia facile la gestione della stufa, che necessita di una ordinaria manutenzione, può talvolta presentare dei problemi tecnici che causano il suo malfunzionamento e portare a pensare che la causa sia del pellet e, inoltre, capita spesso che un determinato pellet bruci bene in una stufa e non in un’altra.
Vuol dire avere la continuità della qualità dichiarata dal produttore che è sottoposto a periodici controlli. Ciononostante un pellet non certificato può essere un ottimo prodotto e non significa che sia meno buono di quello certificato, la differenza è che non si ha ,appunto, la garanzia della continuità della stessa qualità.
La differrenza sta nell’essenza di legno dI cui sono composti, nel colore, dalle caratteristiche tecniche quali per esempio il residuo di ceneri, di umidità, di densità metrica, dal potere calorifico e sostanzialmente si può affermare che è molto difficile trovare due tipi di pellet esattamente uguali.