Se stai leggendo questo blog, sicuramente lo sai già che cos’è, comunque il pellet è un prodotto naturale, ottenuto dalla segatura vergine residua della lavorazione del legno, che viene fatta essiccare e poi pellettizzata, ovvero pressata e saldata, quindi trasformata in piccoli cilindri, appunto il pellet., Questi cilindri rimangono compatti grazie all’azione della lignina, presente naturalmente nel legno, che fa da collante, a volte anche con l’aggiunta di un amido a base naturale.

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Il pellet è dunque un prodotto degli scarti della lavorazione del legno, che fino a poco tempo fa venivano inutilizzati ed oggi costituisce invece una delle biomasse più utilizzate, perché è un combustibile ecologico che rilascia bassi valori di emissione, favorisce il risparmio energetico permettendo di ottenere un elevato potere calorico e produce poco scarto con la propria cenere, che può essere riutilizzata in diversi modi, ma questo lo vedremo nelle prossime puntate.

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Poiché il pellet rappresenta appunto un’ottima alternativa alle tradizionali fonti energetiche per il riscaldamento ed essendo un combustibile per stufe di nuova generazione, si ha di conseguenza un avanzamento tecnologico rivolto al miglioramento ecologico, energetico e di gestione degli impianti di riscaldamento stessi.

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Insomma,  l’uomo è dotato di una grande intelligenza che gli ha consentito di sfruttare le fonti rinnovabili di cui la natura dispone per produrre energia e scaldarsi. I combustibili fossili e le altre fonti non rinnovabili hanno modificato l’eco-sistema mondiale, ora razionalmente (e per necessità) si restituisce il valore etico nel rapporto con l’ambiente, mettendosi a raccogliere la segatura e le ramaglie che fino all’altro ieri non servivano a nulla.
Allora non è solo per il maiale che non si butta via niente…